venerdì 9 dicembre 2016

Bourdaloue

Bourdaloue



Il Bourdaloue è un un vaso da notte a forma di salsiera. Secondo una leggenda, il vaso sarebbe stato chiamato in questo modo in ricordo delle attese delle signore prima dei sermoni del padre Bourdaloue, attese che costringevano le signore ad esigenze corporali.

bourdaloue vaso notte

giovedì 20 ottobre 2016

Bottega (di)

Bottega (di)

 
Espressione con la quale, seguita dal nome dell'artista, si indica che l'opera è stata realizzata nella sua bottega o sotto la sua direzione.




martedì 30 agosto 2016

Bonnetiere

Bonnetiere


Il bonnetiere è un armadio ad un'anta, con un ripiano a metà altezza.
È un mobile regionale francese originario della Normandia, dove si ponevano le belle cuffie di merletto, per tenerle separate dal resto del corredo che riempiva gli armadi.

bonnetiere armadio 1 anta



venerdì 1 luglio 2016

Bonheur du jour

Bonheur du jour


 
È uno scrittoio di ridotte dimensioni, caratterizzato da una alzata arretrata sul tavolo, con scomparti e cassettini. Deve il suo nome ad una voga secondaria al momento della sua apparizione sul mercato, verso la metà del 18º secolo. I primi scrittoi per signora con gradino sono ancora stile Luigi XV.

Bonheur du jour scrittoio

sabato 14 maggio 2016

Bocciolo

Bocciolo


Il bocciolo rapprsenta la parte superiore di un candeliere o di una bugia nella quale si infila e si fissa la candela.

 Bocciolo candeliere

lunedì 30 novembre 2015

Scrivania

Scrivania

Mobile d'arredo che varia in forma e in dimensioni, formato da un ripiano orizzontale che va a formare un particolare tavolo usato come appoggio per scrivere o lavorarci.
Nato nell' epoca del Medioevo era costituito essenzialmente da due parti, la prima era preposta all' occorrente per scriverci, l' altra era il leggio.
Con il passare degli anni ebbe un evoluzione, quando nel XV secolo e nel XVI vennero introdotti dei cassetti da inserire appositamente ai lati della scrivania.
Le grandi scrivanie del XVIII secolo sono ancora oggi mobili molto apprezzati sia a livello ornamentale-decorativo, che per la funzione utilitaria che esercitano.
Gli scrittoi Luigi XV sono a volte accompagnati da un mobiletto a scomparti posato semplicemente sul piano, oppure posto sul fianco sopra il basamento, mentre gli scrittoi Luigi XVI hanno la struttura uguale, eccezzion fatta per le linee rette che sostituiscono il posto delle curve, e i bronzi dorati si ispirano a disegni neoclassici.
I "bureaux en dos d'àne" ovvero le scrivanie a gobba d' asino, nate e in voga verso il 1730 son costituite da un piano inclinato a ribalta in avanti per fungere da tavola da scrittura.
La scrivania a cilindro invece fu unatarda creazione dell' epoca Luigi XV, e si tratta di una scrivania i cui scomparti interni possono a piacere comparire o scomparire a seconda delle esigenze, grazie ad un coperchio curvo a quarto di cilindro, spesso intarsiato.
I modelli di scrvanie appartenenti al XVIII secolo, fanno la loro comparsa ancora sotto il regno di Napoleone III, sottoforma di imitazioni più o meno indovinate.
La diffusione dellla scrivania (o scrittoio) aumento in maniera considerevole dopo la seconda guerra mondiale, per permettere il graduale aumento lavorativo presso i vari uffici.


Scrivania mobile di varia forma, di solito costituito da un piano orizzontale al disotto del quale sono ricavati uno o più cassetti, destinato a lavori d'ufficio oppure ad attività di studio

giovedì 5 novembre 2015

Scacchi

Scacchi

Il gioco degli scacchi è nato in india tra il V e il VI secolo, e in origine opponeva quattro avversari con i dadi.
Nel corso degli anni si evolve fino a diventare un gioco da tavolo di strategia con due avversari contrapposti l' uno all' altro.
Si gioca su di una base di forma quadrata chiamata "scacchiera" costituita da 64 caselle di due colori (bianco e nero) alternati e contrastanti, sulla quale all' inizio della partita son posizionati trentadue pezzi, la metà per ciascun colore, formati da: un re, una regina, due cavalli, due alfieri, due torri e otto pedoni con l' obbiettivo finale al fine di vincer la partita , di dar scacco matto all' avversario.
Nato in India il gioco degli scacchi è giunto facendo la sua prima comparsa in Europa intorno all' anno 1000, e ha raggiunto le regole  attualmente in voga ai giorni nostri nel XV secolo.
Il gioco degli scacchi è uno dei giochi più popolari a livello mondiale, si può giocare in casa, via internet e nei circoli privati, sia per divertimento, sia a livello agonistico.
La scacchiera è formata da 64 caselle o "case", realizzate su 8 righe chiamate tecnicamente "traverse" e da 8 colonne. Le traverse son numerate dal numero uno fino all' otto, mentre le colonne son contraddistinte dalle prime otto lettere dell' alfabeto (a-h), e la scacchiera all' inizio della partita deve esser orientata  in maniera  che la casella nell' angolo in basso a destra dei due giocatori sia di color bianco.
Le scacchiere con i suoi pezzi che la compongono son in materiale di legno, plastica o materiali simili, ma ci sono anche scacchiere pregiate con pezzi in metallo, vetro o pietra e fungono specialmente come oggetti d' appartamento decorativi.
La scacchiera oltre che al gioco degli scacchi si può inoltre utilizzare per un altro gioco chiamato "dama", in questo caso si dispone in diversa maniera.
A partire dal 2000 si son diffuse scacchiere digitali, dotate di sensori che riconoscono l' esecuzione delle varie mosse, trasferendole al computer, e azionare un timer automaticamente.



Scacchi è un gioco che contrappone due sfidanti e costituito da una scacchiera con 64 caselle e 16 pedine bianche e 16 nere per ciascun avversario, che attraverso a degli spostamenti dettati dalla logica devono dare scacco matto.



 

 





 



 

Scaldaletto

Scaldaletto

Con la parola scaldaletto si va ad indicare apparecchi in senso generico con finalità di riscldare il letto, praticamente una coperta particolare dotata di resistenza elettrica interna.
In passato era chiamato "scaldino" ed era un recipiente contenente braci realizzato in bronzo, ottone, rame rosso e talvolta in argento, costituito da una vaschetta con coperchio piatto leggermente bombato decorato con motivi lavorati a sbalzo.

 
Scaldaletto apparecchio o in passato attrezzo utilizzato per riscaldare un qualsiasi tipo di letto


 

Scaldapiedi

Scaldapiedi

In passato era un recipiente di piccole dimensioni in terracotta o metallo, contenennente braci per mantenere al caldo i piedi di una persona . gli scaldapiedi in rame dotati di manico più coperchio a lavorazione traforata erano particolarmente curati nei dettagli a livello estetico.
In tempi moderni lo scaldapiedi è formato da un appoggio per fornire calore ai piedi , ed è formato da una pedana riscaldata per via elettrica, comprensivo di un recipiente riempito opportunamente di acqua calda
Scaldapiedi è un apparecchio atto a riscaldare i piedi di una persona seduta

Scaldavivande

Scaldavivande

Apparecchio che serve per riscaldare acqua o alimenti di vario genere per poi servirle in tavola.
Nel Seicento era un oggetto da tavola , ma anche da salotto, graziosi scaldavivande accompagnavano così la caffetteria, dopodichè la fontana da thè.
Nel Seicento gli scaldavivande eran delle semplici ciotole dotate di manico, e al loro interno vi era l' alcool e lo stoppino da inserire opportunamente tra i piedi del bricco.
Solitamente però son costituiti da un treppiedi che regge il cerchio su cui si posa il recipiente, con sotto la lampada dove si brucia lo spirito. Si utilizzavano per preparare all' occorrenza tazze di thè o di cioccolata, mescolare velocemente una crema o un composto cremoso, riscaldare un pasto o per mantenere i piatti su una fonte di caloredurante i pasti.
A partire dai primi dell' Ottocento lo scaldavivande è sempre attrezzo e parte integrante delle valigette da viaggio.


Scaldavivande apparecchio utilizzato per tener al caldo pasti per il pranzo o la cena e bevande di ogni genere

mercoledì 4 novembre 2015

Caldaia

Caldaia

La caldaia è un apparecchio o impianto di riscaldamento, che utilizza l' energia termica di un combustibile bruciato in un focolare e trasforma tramite un evaporatore (costituito da elementi tubolari) l' acqua in vapore, quest' ultimo immagazzinato da un corpo a forma cilindrica viene utilizzato opportunamente per il riscaldamento di un ambiente tramite l' impianto stesso.
In una caldaia i componenti primari sono il focolare (o bruciatore), che è la parte d' ingresso dell' energia termica e tramite un processo è atto a realizzare una fiamma, la quale permette di trasferire il calore sia per conduzione termica (grazie ai fumi caldi di combustione) sia per irraggiamento.
L' interno che è nel focolare è chiamato "camera di combustione", di solito sotto la griglia del focolare, in cui si addensano le ceneri di combustione prima di essere espulse, nelle caldaie a pellet la cenere viene eliminta con i gas di scarico, e la  camera di combustione è leggermente in depressione nel caso di combustibile solido, mentre in presenza di un bruciatore è a pressione superiore.
Poi troviamo il "fascio tubiero" ( che non si trova di solito nelle caldaie per il riscaldamento) è un insieme di tubi che collegano nelle caldaie a tubi, il focolare al camino; il fascio tubiero è un elemento della caldaia che ha come finalità l' aumento di superficie di scambio tra fumi ed acqua.
In ultima dobbiamo citare il camino, che è il condotto di dipersione posto all' esterno, dei prodotti di scarto della combustione.
La classificazione di una caldaia ha un raggio molto esteso difatti possiam dividerle in base a certi criteri ovvero: il tipo di riscaldamento, che può esser interno o esterno, la pressione, il tipo di combustibile, la circolazione dell'acqua (forzata, naturale o assistita), la produzione massima di vapore, il profilo di circolazione ( a tubi d'acqua o a tubi di fumo) e il tipo di combustibile presente nella caldaia.
Inoltre i modelli di caldaia si posson suddividere anche in base al posizionamento ove installate, e per cui troviamo tre tipi e cioè: caldaia fissa, semi-fissa o locomobile.
La caldaia nell' uso civile quotidiano, si differenzia in base alla potenza termica nominale detta Pn, e un altro parametro è quello della portata termica nominale; il rapporto tra questi due parametri da come risultato l' efficenza della caldaia al 100% della potenza.
Negli appartamenti condominiali con riscaldamento autonomo è molto diffuso l' uso di caldaie murali.



Caldaia è un impianto di riscaldamento e un apparecchio che tramite un processo di combustione distribusce nell' appartamento circostamnte aqua calda










lunedì 2 novembre 2015

Tappeto orientale

Tappeto orientale

Con questa espressione si indica un drappo di tessuto di vario materiale (in genere lana, seta e cotone) realizzato in dimensioni e forme varie, di diversi colori e disegni annodati a mano o a macchina.
Il tappeto è usato per ricoprire i pavimenti, tavoli e superfici similari conferendo ad essi e all' ambiente che li circonda una spiccata eleganza oltre all' utilità.
In Oriente l' arte del tappeto e le sue origini risalirebbero al  V o VI secolo nelle zone della Persia e dell' Egitto.
Che si presenti sotto forma di tappeto decorativo o di culto (tappeto da preghiera) il tappeto orientale si differenzia in due modelli principali, ovvero il tappeto nomade e il tappeto di villaggio.
Il periodo migliore della produzione di tappeti in Oriente corrisponde L XVI e il XVII secolo, grazie a lavoratori migrati dalla Persia, ed i loro tappeti raffigurano spesso motivi con scene di caccia o elementi legati allla natura.
Nel vecchio continente i tappeti son stati fabbricati a partir dal 1200 sopratutto in Spagna e Francia, mentre nelle altre nazioni ci si è limitati ad un imitazione dei tappeti orientali.
Anche se non è facile attribuire un valore commerciale ai tappeti orientali, questo può variare in base a dei parametri che variano in  dall' area di provenienza, e quindi nominati a seconda della città dove son stati realizzati, dalla decorazione che li costituiscono, dall' annodatura, dalla qualità dei colori che li compongono e dal tessuto. La lana usata nei tappeti orientali è specialmente quella di pecora, a volte anche quella di cammello e di capra, e la finezza del filo ed il numero dei punti annodati nell' unità della superficie, varia  a secondo della regione di provenienza, ma anche dalla razza dell'animale da cui si è ricavata la lana.
I tappeti orientali son divisi in base alla località di provenienza e si posson suddividere in : tappeti persiani, tappeti Afgani, tappeti berberi, tappeti del Caucaso, tappeti Indiani, tappeti del Turkestan tappeti Cinesi; ed ognuno di essi ha delle caratteristiche uniche che lo differenziano dagli altri.
Il tappeto orientale è diventato un simbolo, ed ogni zona e persino ogni famiglia ne possiede con motivi propri e personalizzati che vengono tramandati di generazione in generazione.


Tappeto orientale è un drappo di tessuto di lana, seta o cotone di diverse dimensioni e con svariati disegni, annodato a mano oppure a macchina, che si utilizza in un ambiente a fini decorativi posizionandolo sul pavimento.


 


giovedì 29 ottobre 2015

Specchio

Specchio

Accessorio da toilette e non solo, posizionato anche alle pareti in altri ambienti dell' appartamento imprime anche un elevato tocco estetico, conferendone (oltre che all' utilità) eleganza, come complemento d' arredo.
Uno specchio può definirsi una superficie (di varie dimensioni e forme) riflettente abbastanza lucida da poter riflettere le immagini. Tra gli svariati e molteplici modelli di specchi il più comune è lo specchio piano.
Si definisce "immagine virtuale" quella che appare innanzi a noi davanti ad uno specchio.
Oltre allo specchio piano possiam citare gli "specchi parabolici" concavi, esiston poi specchi sferici convessi .
I primi specchi in tempi antichissimi eran formati da semplici lastre di metallo come bronzo, rame o argento perfettamente lucidate.
Gli specchi come quelli dei tempi moderni fanno il loro esordio in Europa nell XIII secolo, e i migliori eran in materiale di vetro e piombo.
Verso il Quattrocento cominciarono ad esser realizzati esemplari formati da vetro su fondo di amalgama di stagno, anche se ancora molti son ancora fabbricati in argento, ottone, oro, stagno, rame e specialmente acciaio appositamente levigato. Per prevenir i processi di ossidazione e di usura sugli oggetti in acciaio, gli specchi venivono protetti da un anta o da un tessuto.
Lo specchio stagnato è ancora un prodotto prestigioso e di lusso, nonchè molto costoso.
Dall' anno 1693 vengono spediti dalla Francia verso tutta l'Europa i famosi specchi di Saint-Gobain, in quel preciso periodo la moda degli arredi a specchio si diffonde nei Palazzi Reali  e nelle lussuose Dimore private.. L'apice della moda degli specchi si tocca con l' avvento dei "cabinets de miroir" ovvero "gabinetti di specchi" che solo i ricchi potevano permettersi, e che eran piccole stanze vestite sulle pareti da diversi specchi che generavano a livello estetico un gradevole gioco ottico di luci molto apprezzato in quell'epoca.
Ai giorni d' oggi il prezzo ed il valore di questo accessorio varia a secondo della qualità della cornice, del materiale e dalle decorazioni da cui è composto, anche se un comune denominatore lo troviamo nella larghezza della cornice stessa, sempre molto larga, a volte per compensar le ridotte dimensioni dello specchio.
Lo specchio è un accessorio primario e fondamentale nella "cosmesi",cioè  la cura per l' aspetto esteriore del corpo (specialmente quella del viso) dove vi sono due categorie di specchi: specchio da bagno e specchio portatile.
Una curiosità riguardante lo specchio, riguarda il fatto che prima della sua invenzione, l' essere umano per riconoscere la sua immagine e il suo aspetto non poteva far altro che guardarsi attraverso il riflesso dell' acqua stagnante.



Specchio elemento e accessorio da bagno, e da arredo casa nel quale garzie alla sua superficie lucida un immagine si riflette, solitamente completato da cornice di svariati materiali e diverse decorazioni.











martedì 27 ottobre 2015

Sigillo

Sigillo

Termine che deriva dal latino sigillum, abbreviativo di signum ovvero "segno", è un marchio atto a garantire l' autenticità di un prodotto o di un documento, e che rende esplicita la sua divulgazione o la propria alterazione
Stessa definizione si può usare anche alla matrice solitamente in pietra o metallo sulla cui superficie sono incisi iniziali o simboli da cui ricavarne l' impronta.
Si posson dividere in "sigilli in rilievo", che si hanno tramitel' impressione di un modello su di un materiale morbido che si indurisce in breve tempo, tipo argilla bagnata o cera riscaldata alla fiamma, e in "sigilli ad inchiostro" usato in tempi antichi in Asia orientale per firmare documenti e cartacei.
In un documento scritto, il sigillo prova l' autenticità della firma, o in certi casi la sostituisce, ma può aver anche la funzione nell' apertura di una busta di impedimento, assicurandone così che le informazioni contenute nella busta stessa non vengano falsificate o divulgate impropriamente.
In alcuni dispositivi come ad esempio, contatori dell' acqua o del gas possiam trovare sigilli in piombo che ne impediscono eventuali manomissioni.
Lo scienza che studia i sigilli si chiama "sfragistica".
La storia dei sigilli parte in tempi preistorici, vi son testimonianze in Mesopotamia di sigilli in argilla su cui son incisi in rilievo disegni che indicano l' identità della persona che ha fatto un documento.
Anche nell' antico Egitto son stati utilizzati sigilli (sermpre in argilla) su importanti papiri.
Nell' epoca Romana l' imperatore Augusto usò per sigillare lettere e documenti sigilli con impressi dapprima l' immagine di Alessandro Magno, e poi successivamente la propria, che rimase per decenni il sigillo ufficiale anche per gli imperatori a venire.
L' uso dei sigilli in piombo partì dal IV secolo, mentre da metà del XII secolo vi furono quelli fatti in cera d' api
In italia i sigilli più importanti di epoca Medioevale son conservati a tutt' ora, due nella città di Bologna, due a Firenze ed un esmplare a Forlì.



Sigillo elemento che in un prodotto, lettera o documento ne preserva il contenuto, impedendone la manomissione e garantendone l' autenticità.







giovedì 22 ottobre 2015

Serratura

Serratura

La serratura è un sistema di chiusura formato da un meccanismo azionato manualmente, per mezzo di un accessorio (chiave) che funziona grazie al movimento di una stanghetta mobile che penetra in una bocchetta fissa. Detto in maniera più semplice la serratutra è un congegno realizzato per chiudere una porta o uno sportello.
Ne esistono varie tipologie e si dividono in due gruppi: i modelli a porta a chiavistello, e i modelli da cassone a boncinello..
Si posson suddividere anche per i vari gradi di sicurezza che dispongono, e cioè la serratura meccanica, elettrica o elettronica.
Si può andar dalla semplice serratura utilizzata per porte di interni e cantine, dotata di chiave, alla serratura da porte in legno applicata o incassata con chiave piatta cifrata, passando poi per quella di alta sicurezza per porte blindate con chiave a doppia mappa, per finir con il modello a scheda magnetica caratteristica di certi alberghi.
Serrature e chiavi esistono sin da tempi antichi, da quando l' essere umanoha cominciato a produrre cibi o beni di consumoche voleva conservaree difendere, tenendoli fuori dalla portata dei suoi simili..
In principio le serrature eran in legno, poi di ferro e di bronzo, sporgenti dalla superficie verticale della porta.
Con il passar del tempo, e vista l' astuzia dei ladri, le serrature hanno un evoluzione grazie all' ingegno dei fabbricanti, per garantir una maggiore sicurezza, e quindi si accoppiano con elementi metallici secondari fissati ad una estremità sulla piastra, che vanno ad inserirsi contemporaneamente in tacche praticate nell' ingegno della chiave per permetter a questa di spingere la stanghetta..
Verso il cinquecento le serrature cambiano con qualche accorgimentotecnico, e cioè la serratura non è più esterna, mabensì sulla faccia interna della porta, la chiave si può ritirare quando la serratura è aperta.
Nel corso degli anni i fabbri hanno reso questo elemento atto alla sicurezza della casa sempre più sicuro e affidabile.


Serratura è un congegno meccanico azionato manualmente tramite una chiave di diversi tipi e modelli, atto a chiudere porte e sportelli, per permettere una sicurezza agli interni dell' abitazione.